Incomincio questo articolo con una citazione di Snoopy, il simpatico cagnetto dei fumetti:
“Se non ci piace dove stiamo possiamo spostarci, non siamo alberi”
Claudio non ha mai pensato di essere un albero. La sua storia è emblematica e te la voglio raccontare.
Un ragazzo come tanti, buoni risultati a scuola, università passata con ottimi voti, impiego in banca, e una grande passione per i viaggi.
Lavoro che gli dà anche soddisfazioni nel settore “gestione aziende” ma dopo 10 anni qualcosa si incrina.
Comincia a chiedersi sempre più spesso se questa è la vita che ha sempre desiderato, insomma se questa vita lo rende felice.
Una sera tornando a casa sua a Piacenza dopo una giornata lavorativa a Milano, vede un bellissimo tramonto e ha una sorta di folgorazione.
Corre a casa e va a cercare su internet la definizione di FELICITA’.
Una volta trovata, decide che almeno una volta nella sua vita vuole provare questa felicità.
La decisione è presa.
“Mollo tutto, seguo la mia passione e faccio il giro del Mondo, senza prendere aerei.”
Pazzo furioso, hanno commentato tutti, amici e parenti, e probabilmente lo stai pensando anche tu.
Lasciare un posto fisso, di tutto rispetto, riconosciuto dalla società per per fare un viaggio, per quanto lungo ma sempre un viaggio… e poi?
Claudio ci mette 4 mesi a pianificare tutto e alla fine si dimette, vende l’auto e con i soldi ottenuti e la liquidazione dà il via al viaggio.
Fin qui già la cosa è spettacolare e intrigante, ma manca un dettaglio non da poco, che rende l’avventura decisamente particolare.
Claudio è diabetico!!!
Essere diabetico significa che il nostro pancreas non produce più insulina, ovvero quella sostanza che permette il corretto equilibrio di zuccheri nel sangue. Dobbiamo iniettarla nel nostro corpo perché manca. A questo occorre aggiungere il fatto che dobbiamo iniettarne in giusta quantità. Se sbagliamo i dosaggi possono subentrare problemi e complicanze, anche gravi.
Immaginatevi la complicazione.
Nonostante questo e dopo svariati consulti con il suo medico, Claudio parte per la sua avventura e sempre su consiglio del medico che lo sprona dicendogli che “ci sono pazienti diabetici, che fanno fatica anche ad andare a mangiare una pizza con gli amici”, decide di raccontare il suo viaggio, anche a scopo divulgativo e terapeutico.
Viaggio che lo ha portato in 5 continenti, in 44 paesi ed è durato 1.000 giorni.
Per dare un senso compiuto Claudio ha creato un sito www.triptherapy.net dove racconta la sua meravigliosa avventura e ha anche scritto un libro “L’orizzonte, ogni giorno, un po’ più in là”
Libro che ha venduto migliaia di copie che io ho già ordinato e me lo leggerò in vacanza.
In realtà ne ha scritti 2 e il secondo di recente pubblicazione parla del suo “particolare viaggio” sul Cammino di Santiago che ha deciso di fare in assoluto silenzio: “Il silenzio dei miei passi”
Una persona fantastica che nonostante le difficoltà di un viaggio in 44 paesi e il diabete, ha realizzato e continua a realizzare i suoi sogni e ha deciso di pubblicare il resoconto dei viaggi nel suo incredibile sito, non solo come guida per chi vuole viaggiare nei paesi da lui visitati, ma anche come messaggio di speranza verso le persone diabetiche, al motto di “Volere è potere”
Se leggendo le sue storie e i suoi resoconti, qualcosa si smuove nel tuo profondo ed emergono dubbi ed insoddisfazioni, ricordati della frase iniziale di Snoopy e comincia a farti le domande giuste, perché la vita è solo una.
Vorrei chiudere questo ultimo spunto, prima della pausa estiva, con un ringraziamento per avermi seguito fino qui, e con alcune considerazioni di Claudio che ho trovato sul sito e che reputo di grande importanza.
Durante un’intervista sul suo viaggio e sulla sua condizione di diabetico (diagnosticata quando aveva 9 anni), alla domanda:
Che cosa ti ha insegnato il diabete?
Risponde:
Mi ha insegnato a dialogare meglio con il mio corpo, ascoltandolo.
Mi ha insegnato la consapevolezza. Mi ha insegnato a rispettare i miei limiti, senza precludermi di poterli oltrepassare.
Mi ha insegnato che la forza di volontà è ciò che di più prezioso abbiamo.
P.S. se ti interessa, a questo link —> INTERVISTA CON MONTY puoi vedere un’intervista a Claudio fatta da Marco Montemagno, dove racconta in modo leggero la sua storia