Daniele Murgia

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Giudicare o criticare?

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By Daniele Murgia MOTIVAZIONE CRESCITA E BENESSERE, SPUNTI

Giudicare o criticare?

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Ciao,

spesso nella nostra vita, nella nostra attività abbiamo a che fare con questi due verbi:

Giudicare e Criticare.

E’ importate fare un netto distinguo tra i due ed entrare nello specifico per poterli utilizzare nella maniera più corretta.

A volte è necessario “criticare” un nostro collaboratore, un nostro collega o un nostro familiare.

Quando una cosa non va bene, dobbiamo essere chiari e fare una critica: “questo non va bene per questo motivo; abbiamo detto che andava fatto così e invece è stato fatto in altro modo… non va bene”.

Questa è una critica, a volte anche dura, ma spesso necessaria.

La critica costruttiva, perché è di questa che stiamo parlando, va sempre fatta con cognizione e competenza, mai con superbia o superficialità, perché altrimenti potrebbe essere dannosa e avvicinarsi molto al giudizio.

In cosa si differenzia dal giudizio?

La critica è su una cosa concreta: ” Questo lo hai fatto male, lo puoi fare bene, e te lo dico perché credo che tu lo possa fare bene ,(manifestazione di fiducia nei confronti dell’interlocutore, sempre gradita); se hai bisogno di aiuto, te lo do, ma la devi fare bene”.

Il giudizio invece è:

“Ecco sei il solito, hai sbagliato!” 

Il giudizio porta a pensare: “E’ inutile che provo a cambiare, per lui/ lei sono così…” . 

E “se lui mi giudica così, che motivazione ho per cambiare???”.

Quando gestivo i venditori in concessionaria, avevo un venditore, che sistematicamente arrivava tardi, a volte solo pochi minuti, ma “puntualmente” in ritardo.

Ogni volta che succedeva io lo criticavo: “Sei arrivato tardi, non devi arrivare tardi!”.

Mai una volta gli ho detto: ” Ecco il solito che arriva tardi!”.  Questo perché non volevo fargli pensare: ” ecco sono il solito, bloccando qualsiasi tentativo di miglioramento”

Se c’è una sola possibilità di cambiare, non devo dire ” sei il solito”, perché questo è un giudizio definitivo.

Se vogliamo analizzare a fondo  i due termini per avere più chiarezza, chiediamo aiuto alla Treccani.

CRITICA:
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i risultati della loro attività per scegliere, selezionare, distinguere il vero dal falso, il certo dal probabile, il bello dal meno bello o dal brutto, il buono dal cattivo o dal meno buono, ecc.

GIUDICARE:
giudicare (letter. ant. iudicare) v. tr. e intr. [lat. iūdĭcare, der. di iudex –dĭcis «giudice»] (io giùdico, tu giùdichi, ecc.; come intr., aus. avere).Più in partic., formulare un giudizio di natura morale: lo hai giudicato troppo severamente; non vorrei che tu mi giudicassi male (o che tu giudicassi male i miei atti, il mio comportamento); spesso, il giudizio di severità o di condanna è implicito: si fa presto a g.;

Voglio lasciarti alla fine di questo breve spunto con alcune frasi sul CRITICARE e GIUDICARE.

Criticare:

  • La differenza tra una critica costruttiva e una critica malevole? La prima è quella che voi fate agli altri. La seconda è quella che gli altri fanno a voi.
    (Frank Walsh)
  • La critica può non essere piacevole, ma è necessaria. Compie la stessa funzione del dolore nel corpo umano. Richiama l’attenzione su uno stato malsano delle cose. Se è ascoltata in tempo, il pericolo può essere evitato; se viene messa da parte, si può sviluppare un morbo fatale.
    (Sir Winston Churchill)
  • Non preoccuparti della critica. Se non è vera, ignorala; se è ingiusta evita di irritarti; se è ignorante, sorridi; se è giustificata, impara da essa.
    (Anonimo)

Giudicare:

  • Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.
    (Albert Einstein)
  • Per giudicare un uomo bisogna almeno conoscere il segreto del suo pensiero, delle sue sventure, delle sue emozioni.
    (Honoré de Balzac)
  • Dio stesso non giudica nessun uomo prima che sia arrivata la fine dei suoi giorni. Perché dovremmo essere più precipitosi noi?
    (Samuel Johnson)

Buona giornata e buone riflessioni.

Daniele

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