Ciao
Riparte l’attività e come di consuetudine, complici i momenti di relax in vacanza, ci poniamo nuovi obiettivi da raggiungere.
Di tutti i tipi, dallo studio di una nuova lingua, oppure perdere quella fastidiosa pancetta risultante delle troppe birre estive, o magari acquisire una memoria prodigiosa imparando una volta per tutte le capacità di lettura veloce.
Per ognuno di questi argomenti, sono sicuro, che se vai in libreria potrai trovare un bellissimo coloratissimo libro che ti promette che in 21 giorni potrai acquisire questa o quella nuova competenza.
Da dove nasce questa che io ho definito la “Bufala dei 21 giorni”?
Tutto nasce con la pubblicazione nel 1965, di un libro dal titolo fantascientifico:
“Psicocibernetica” da parte di un famoso chirurgo, Maxwell Maltz.
Maxwell Maltz è stato un chirurgo plastico americano (si, hai letto bene, un… chirurgo plastico!), vissuto nel secolo scorso (1899 – 1975), e il suo libro parla di un percorso clinico post-operatorio particolare, spesso ripetuto da molti dei suoi clienti.
Dopo aver eseguito un’intervento, di chirurgia plastica, tipo una ricostruzione di un naso, aveva notato che tutti suoi pazienti necessitavano di un minimo di 21 giorni per adattarsi alla nuova immagine fisica.
Questo valeva anche in casi di amputazioni importanti, infatti notò che anche in questo caso ci voleva un minimo di 21 giorni al paziente, per adattarsi alla nuova condizione.
Partendo da queste osservazioni, il medico analizzò in modo approfondito il suo modus operandi per trovare correlazioni con il percorso post operatorio dei suoi pazienti, e si rese conto che anche lui per modificare un atteggiamento e generare una nuova abitudine, necessitava di un tempo che come minimo era di 21 giorni.
Un minimo…
… infatti nel libro scrive: “ …alla luce di queste e molte altri fenomeni osservati, possiamo concludere che servono un minimo di 21 giorni, affinché la vecchia immagine si dissolva e se ne possa creare una nuova.”
Ebbene questo libro, che potremo definire come uno dei capostipite dei libri sulla crescita personale, nel tempo ha ispirato e influenzato molti professionisti del mondo dell’auto-aiuto.
Peccato che nel tempo, un po’ come succede nel passaparola, il messaggio originale sia stato distorto.
Si è passati da: “sono necessari da un minimo di 21 giorni per creare una nuova abitudine” si è arrivati a : “servono 21 giorni per creare una nuova abitudine.”
Perdendo per strada la parola almeno, si è creato un mito, che fa tutt’altro che bene alle persone, che si illudono di poter imparare il russo o a pilotare un sommergibile nucleare in 21 giorni o peggio ancora, cambiare vita in 21 giorni.
Quests impossibilità millantata, rende le persone frustrate perché naturalmente non riescono a raggiungere questo traguardo, nonostante l’impegno e gli sforzi.
Questa bizzarra fake è stata definitivamente demolita da uno studio effettuato dalla dottoressa Phillippa Lally dell’ UK Research Centre on Health Behaviour, e pubblicato nel 2019 in un articolo scientifico intitolato: “How are habits formed: Modelling habit formation in the real world” che riassumendo dice:
“Per indagare il processo di formazione dell’abitudine nella vita di tutti i giorni, 96 volontari hanno scelto un comportamento alimentare, alcolico o di attività da svolgere quotidianamente nello stesso contesto (ad esempio “dopo colazione”) per 12 settimane.. Il tempo impiegato dai partecipanti per raggiungere il 95% della nuova automaticità variava da 18 a 254 giorni, con una media era di circa 66 giorni.”
Quindi che c’è ne vogliano 18, 66 o 254 a seconda della complessità della nuova abitudine, sicuramente sarà un percorso fatto da piccoli passi, da un piccolo 1% che ci deve portare in vetta, con costanza e determinazione, giorno dopo giorno.
Magari è un piccolo 1% che ci occupa solo 10 minuti della nostra giornata, ma sono 10 minuti che, nel medio e lungo periodo, possono fare la differenza.
Provo a leggere con costanza ogni giorno per soli 10 minuti, un libro tecnico, inerente al tuo lavoro…
… diciamo che leggi un po’ lento, perché vuoi capire bene, e alla fine dei minuti hai letto solo 5 pagine.
In un mese potresti aver letto 150 pagine circa.
Se considero mediamente che un libro tecnico ( es: tecniche di vendita, marketing, public speaking, negoziazione ecc…) è composto da 200 pagine, ebbene in un anno potresti aver letto ben 1800 pagine, pari a circa 9 libri…
… NON MALE, No?!?!
Se vogliamo trovare la versione migliore di noi stessi, dobbiamo individuare i piccoli cambiamenti che possono portare a grandi risultati.
Riconoscerli e farli nostri per cementare le nuove abitudini positive.
Una volta fatto questo, dobbiamo procedere come dei treni, dei caterpillar per spianare la strada verso il raggiungimento della nuova bella abitudine, DA SOLI!!
Senza l’aiuto di fantomatici guru dell’auto-aiuto, mentori all’acqua di rose o formatori auto-promossi dopo aver fatto 2 corsi in croce e naturalmente alla faccia dei 21 giorni sbandierati sui libri-fuffa.
Buon Lunedì.
Daniele
Ps se vuoi sapere le basi del lavoro della dottoressa Lally clicca qui: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/ejsp.674
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Daniele Murgia
#andratuttobene
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